Maurizio Gobbo: sempre alla ricerca del giusto contrasto

“Quello che per il mondo intero è Neo Traditional, per me è solo il mio stile”: così parla della sua arte uno dei soci storici del Family Addiction Tattoo Shop…

Maurizio mi racconti qualcosa della tua carriera da tatuatore?
Prima di dedicarmi a questo mestiere il mio sogno era quello di suonare la chitarra elettrica, ma amavo già i tatuaggi. Nel senso che me ne ero già impressi un bel po’ sulla mia pelle… (sorride) Qualche anno fa ho acquistato la mia prima macchinetta da Enrico Widler: una Small V Evolution della Sunskin. In questa maniera ho conosciuto Enrico che qui ringrazio per avermi dato i primi consigli e avermi introdotto nel mondo del tatuaggio. Tempo una settimana e tatuavo già.

Poi cos’è successo?
Nel 2016 Enrico ed io aprimmo assieme il “Family Addiction Tattoo Shop” di Giugliano in Campania, vicino a Napoli. Io, all’inizio, ero terrorizzato e insicuro, ma lui mi ha spinto a non mollare! Successivamente si unirono alla squadra Diego De Sintas ed Elnigro. Direi che essermi confrontato con tali professionisti ha sicuramente influenzato e velocizzato la mia crescita come tattoo artist.

Cosa ti ha spinto a specializzarti nel campo del Neo Traditional?
Il Neo Traditional è tutto e niente. Ad oggi non saprei neanche identificarlo in qualcosa di preciso… (riflette) Si tratta di un mondo vario e, a maggior ragione, non tutto ciò che vedo di Neo Trad mi piace granché. Io, di mio, non ho mai cercato di identificarmi nei dettami di questo stile, ma molto semplicemente quello che tatuo viene letto dalla gente come Neo Traditional.

Hai studiato e ti sei esercitato a lungo per avere un uso del colore così d’impatto?
La tecnica è importante in questo lavoro. Fare tanto “commerciale” mi rende un tatuatore completo e di sicuro giova ai miei lavori Neo Trad. Eppure credo sia ancor più importante la progettazione. Fondamentale, infatti, è scegliere la paletta giusta, come e dove posizionare i colori e l’uso del nero: dalle linee alle zone piatte fino alle sfumature. Creare il contrasto giusto, a volte, può rivelarsi più importante della stesura stessa. In ogni caso, come sempre, il tempo e l’esperienza possono solo migliore il risultato.

Sbaglio o hai una certa predilezione per i personaggi del manga “Dragon Ball”? Si tratta di un retaggio della tua giovinezza?
Si, sono stato un fan di “Dragon Ball”, ma allo stesso tempo non sono andato a cercarlo a tutti i costi. Diciamo che ne ho avuto richiesta da vari clienti. Uno tira l’altro è venuta voglia a tutti… me compreso! (ride)

Ho trovato molto originale una tua opera dedicata ad un arzillo vecchietto in vacanza alle Hawaii. Chi sarebbe quel personaggio di fantasia?
Si tratta del Mago Merlino versione Disney nel celebre film d’animazione “La Spada nella Roccia”. Anche quella è stata una richiesta di un cliente ed io mi sono divertito un mondo a tatuarlo!

Seguite Maurizio su Instagram: @maurizio_gobbo